2008年1月25日 星期五

義大利總理普羅迪辭職

小猴子說:
沒想到Prodi這麼快就被踢下來了,貝先生應該很開心吧~搞不好再去拉個皮慶祝一下,順便準備回來選。

義大利總理普羅迪辭職

2008/01/25 07:46:34
〈中央社記者黃礦春羅馬二十四日專電)義大利總理普羅迪今晚在參議院信任投票以一百六十一票對一百五十六票落敗之後,隨即前往總統府向納波里塔諾總統提出辭呈。納波里塔諾將於明天下午分別約見國會參、眾兩院院長,展開全國大諮商,尋找新閣揆。

根據總統府所發佈的消息,納波里塔諾總統已接到普羅迪總理的辭職書,將等全國大諮商結束後再處理。

依慣例,納波里塔諾總統將分別與前任總統、國會參、眾兩院院長及各政黨領袖諮商之後,再決定如何處理普羅迪的辭職問題。

依當前的政治情勢分析,納波里塔諾總統可能採行的方案包括要求普羅迪重新尋求國會多數支持,再度組閣;或任命一名高級政府官員,通常為政府機構首長,組織臨時政府,在進行必要的改革之後,如修改選舉法,再辦理選舉;或是宣佈解散國會,提前舉行大選,同時要求普羅迪留任看守內閣。

目前義大利朝野各黨派對於是否解散國會,提前舉行大選意見不一。前總理貝魯斯柯尼、副總理兼外交部長芬尼與追求地方高度自治的北方聯盟黨均要求提前大選。

執政聯盟內最大的民主黨實際領導人,羅馬市長維特羅尼則認為提前大選是最壞的選項,尤其是當前全球經濟正值艱難的時刻,舉行選舉將讓國家的處境更困難。另有人提議成立一個臨時的「技術政府」來主持修改選舉法之後,再辦理大選。

根據義大利國家電視網RAI所做的民意調查,僅百分之四十五的民眾支持提前大選,百分之五十不贊成。在反對倉促舉行大選的民眾之中,百分之二十一贊成由一名政府機構首長來領導「技術政府」,以修改選舉法及辦理選舉。支持由普羅迪來做此一工作者僅百分之十七。970124

Marini: «Non aspiro ad alcun incarico»
Elezioni, Prodi: «Non con questa legge»
Montezemolo: «Governo per le riforme»
Consultazioni, si chiude martedì. Ultimi a salire al Quirinale Pd e Forza Italia. Berlusconi incontra Letta

ROMA - Il giorno dopo la caduta dell'esecutivo di Romano Prodi, i Poli si confrontano a distanza: da un lato il centrodestra è schierato quasi per intero sull'ipotesi di un ritorno anticipato alle urne; dall'altro, il centrosinistra rilancia, seppure con alcune eccezioni, l'opzione di un reincarico a Prodi o di un governo istituzionale a cui affidare il compito di concludere alcune riforme, come ad esempio quella elettorale. Su questa linea anche il leader di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo.

POLI DIVISI - L'ipotesi di un governo istituzionale non trova al momento grandi consensi nella Cdl. Solo l'Udc si è mostrato possibilista («lavoriamo con Forza Italia, Pd e Rifondazione per dare vita ad una legge elettorale sul modello tedesco» ha proposto ad esempio il senatore Francesco D'Onofrio), ma la voce che si leva con maggiore insistenza negli ambienti del centrodestra è quella di un ricorso immediato al voto. Il presidente di An, Gianfranco Fini, ha ad esempio esortato nel pomeriggio il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a «prendere atto» della situazione e a «sciogliere le Camere», precisando che il candidato della Casa delle libertà sarà Silvio Berlusconi. Ma al di là delle dichiarazioni ufficiali, le segreterie politiche sono al lavoro e le strategie sono ancora in corso di affinazione. In mattinata proprio Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli ha incontrato Gianni Letta, indicato da più parti come un possibile premier alla guida di un governo per le riforme, mentre al loft di piazza Santa Anastasia si è riunito nel pomeriggio lo stato maggiore del Partito democratico.

«NO AL VOTO ANTICIPATO» - Dario Franceschini, vicesegretario del Pd, è intervenuto per smentire l'ipotesi che in caso di voto anticipato Romano Prodi possa presentare una propria lista alternativa al Partito democratico («Ma scherziamo? E' uno di noi e lo sarà fino alla fine») e lo stesso premier dimissionario, presente al summit romano, ha lasciato intendere di non pensare alle elezioni. Anzi: «Bisogna fare di tutto - ha detto Romano Prodi - per evitare di andare ad elezioni anticipate con questa legge elettorale», sottolineando come «il voto con il "porcellulm" (la legge elettorale così ribattezzata dal suo stesso padre putativo, l'ex ministro Calderoli, ndr) riprodurrebbe tragedie». Posizione, questa, comune a tutto il fronte ulivista.

MARINI: NON ASPIRO A INCARICHI - Intanto il presidente del Senato, Franco Marini, ha voluto smentire le voci che lo indicavano in pole position per la guida di un esecutivo di transizione: «Non aspiro ad alcun incarico - ha detto il numero uno di Palazzo Madama -.È da un anno che dico che la responsabilità che ho è già grande e quindi non aspiro proprio ad avere alcun altro incarico. Ci saranno le consultazioni e io ho grande fiducia nelle capacità del presidente Napolitano. Credo anche che le forze politiche debbano pensare agli interessi generali perché è una fase delicata del Paese».

«ESECUTIVO PER LE RIFORME» - Il mondo dell'impresa, nel frattempo, prende posizione contro l'ipotesi di andare subito al voto. Il leader di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, è convinto che serva un governo istituzionale per «una breve ed efficace stagione di riforme condivise, nell’interesse generale». Montezemolo chiede riforme capaci di consentire «a chi vincerà le elezioni di poter governare davvero»: cambiamento dei regolamenti di Camera e Senato, riduzione dei parlamentari, correzione del bicameralismo perfetto. «Sono riforme che un governo di scopo, istituzionale, tecnico, lo si chiami come si vuole - ha aggiunto - potrebbe fare molto rapidamente, trovando una immediata sintonia con il comune sentire della società italiana». Ma la prima riforma a cui mettere mano, anche per Montezemolo, sarebbe la legge elettorale: «Vogliamo dire alle forze politiche più avvedute e responsabili di entrambi gli schieramenti che prima di andare al voto serve una nuova legge elettorale».

«SPETTACOLO INDECOROSO» - Il presidente di Confindustria ha avuto parole dure per quanto accaduto nella giornata di giovedì al Senato: «Uno spettacolo inaccettabile e indecoroso», ha detto riferendosi alla rissa scoppiata tra i senatori Cusumano e Barbato. Per Montezemolo «tutti nei momenti di crisi, soprattutto dopo aver assistito al triste spettacolo da suk di questi giorni e alle scene vergognose, desideriamo che la parola torni a noi cittadini - ha proseguito - attraverso le elezioni». Ma «attenzione», ricorda Montezemolo, «con questa legge elettorale, lo sappiamo per esperienza, la parola non torna ai cittadini ma alle segreterie dei partiti, con liste preconfezionate, per consentire altri giri di giostra a chi non vuole un vero rinnovamento». Parole dure anche per il governatore siciliano Totò Cuffaro: «Mentre gli imprenditori siciliani combattono contro, il pizzo il governatore della Sicilia viene condannato a 5 anni di reclusione e decide di restare al suo posto».
LE CONSULTAZIONI - L'ufficio stampa del Quirinale ha intanto comunicato il calendario delle consultazioni del presidente della Repubblica. Il capo dello Stato ha promesso consultazioni «meticolose, ma rapide» che proseguiranno fino a martedì, chiudendosi con l'incontro di Napolitano con le delegazioni del Partito democratico e di Forza Italia, seguite dagli ex presidenti della Repubblica.

TEMPI LUNGHI - Difficile comunque che la crisi che si aperta con la sconfitta in Senato di giovedì possa rapidamente chiudersi, come avvenne un anno fa. Allora, dopo un giro di consultazioni, Napolitano rimandò alle Camere lo stesso Prodi, visto che non c'era stato un voto formale di sfiducia e che la maggioranza aveva espresso la propria preferenza per il reincarico, oltre a prendere l'impegno di modificare la legge elettorale. Ma ora la maggioranza uscita dalle urne non esiste più, c'è stato un voto formale di sfiducia (almeno al Senato), e la legge elettorale è ancora la stessa di due anni fa. Dieci anni fa, inoltre, un Prodi fresco di sfiducia respinse l'idea di un reincarico, avanzata allora da Oscar Luigi Scalfaro. In più il centrodestra sembra compatto, con l'eccezione dell'Udc, nel chiedere il ricorso alle elezioni anticipate. Ma nei giorni scorsi si è parlato di un presidente della Repubblica propenso a cercare la via di un nuovo governo, che abbia come unico mandato quello della riforma della legge elettorale. E che cerchi il consenso su un nome sul quale converga il maggior consenso possibile: Mario Monti o il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. Oppure i presidenti di Senato e Camera, Marini e Bertinotti. Da questo scenario appare probabile che la soluzione della complessa crisi richieda tempi lunghi.

1 則留言:

  1. >> 信任投票以一百六十一票對一百五十六票落敗
    161 票不夠哦?那他們要多少票數才可以?

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